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Sera d’estate
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Ti sei
seduta sulla sedia nera d’ebano
e gialla di paglia.
Hai posato le mani, riverse, sulla stuoia
di giunchi intrecciati
e le braccia, scoperte,
hanno tremato come colpite.
Il vento ha
sollevato il lembo del telo
che copriva il tavolo
e il tavolo era uno specchio
ingrigito e dorato dal tempo.
Lo stupore
ha fermato i tuoi pensieri
e gli occhi hanno brillato
sopra al vetro dello specchio.
Era sera
d’estate.
Aspettavi
la notte
ed hai gridato, piano,
quando ti ho cercata
con le mani sulla stuoia.
Con la luna
rifranta
sulla madreperle della sabbia,
hai potuto vedere
l’unico profilo
dei due corpi incantati e stretti
in un abbraccio interminabile,
come una ineluttabile prova
dell’esistenza dell’amore.
Ti ho parlato,
a lungo,
del mare...
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Nudo |
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Ritorno
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Fremendo
nelle membra
mi vestirò d’amante
e con lucida passione
inarcherò il mio corpo sopra al tuo.
Saranno
intrighi le nostre parole,
soffocate da baci.
Saranno
fanciulleschi lamenti
per compensare
anni di sospiri
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Amanti |
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Firenze
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Firenze
piena di parole
e di sole
e sguardi colmi di promesse,
a volte mantenute
e a volte no.
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Il bacio |
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Cene rifugio
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Sei
emersa dal ceruleo
profondo
in ansia …
Occhi
grandi: vibrato
di musica lieve.
Gesti
cauti, felini
e tremori
per antiche emozioni,
per nuove paure.
Voce
roca, notturna
con l’eco di tenera
carne di figlio.
Illusioni
di cene-rifugio
con le bianche tovaglie
dai lembi argentati;
fiori veri nei piatti
e canditi scarlatti
e posate scintillanti
come attrezzi d’ospedale.
Sopra
e sotto il tavolo
teste e piedi
intrecciati.
E
nell’ultimo ambiguo sorriso
c’è il trillo
di veglia di domani.
E
di notte, solitarie,
le voglie;
il tuo corpo d’amante,
cosce grandi,
vero seno di donna;
mani avanti
a parare l’impatto
col nuovo;
generoso donarsi
agli amici;
soffocato respiro
al tuo fianco;
tenerezza per il bimbo
che dorme.
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Amanti |
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Incontro
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Ho
stretto la tua mano
di velluto
ed ho sentito
il contatto elettrico
della tua guancia.
Sono
stato sul punto
di parlare
ma i tuoi occhi blu
erano già aperti
e la paura
mi ha reso incapace.
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Amanti |
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Attrice
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Le
gambe raccolte
sul divano
e le braccia serrate intorno.
Il
mento sulle ginocchia nude
e gli occhi chiusi:
sei un gomitolo
di carne
impenetrabile.
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Attrice |
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Sono bello d’amore
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Mi
hai respinto
con garbo
ed ho ancora dentro
il freddo accumulato
nell’angolo di letto
da cui ho ascoltato
per tutta la notte
il tuo respiro.
Sono
bello d’amore, però.
Ho l’espressione decisa
della bestia ferita
ed ho il tremore
d’amante in tutto il corpo.
Aspetterò
ancora ...
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Nudo sul letto |
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Chiara
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Era
tenera e chiara.
Era
voce di donna
che resta.
Era
passo leggero,
scarpine di vetro,
che offre le mani e i sorrisi
alla gente.
Era
trine e merletti
e nastri dorati
intorno all’esile collo.
Era
occhi di pianto,
speranze deluse di adolescente,
che lasciano tracce profonde.
Era
corpo di sogno,
la vita sottile,
che riempie le notti
di voglie.
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Amanti |
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Mito d’estate
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è
questa fragile
alga viola
che ti vorrei donare
e questo riccio ramato.
Vorrei
farti sentire,
col palmo della mano,
il velluto del fondo del mare.
Ti
farei osservare
come trascorre il giorno:
il silenzio odoroso dell’alba,
l’ombra ventosa della Vallonea,
le cicale del sonno del meriggio,
il chiacchiericcio cortese della sera,
la fiammata improvvisa
della stella cadente
nella notte nera.
Ti
porterei
nell’antro muschioso e gelido
della cripta bizantina
e ti indicherei
lo sguardo triste ed assente
di un dio
dipinto e arrugginito sulla pietra.
La
notte, poi, verresti nel mio rifugio,
odoroso di menta e di ginepro,
con intorno la roccia
e, di fronte, il mare.
Faremmo
l’amore dolcemente
sulla terra morbida,
con le bocche unite
e con i corpi
generosi e forti dell’estate.
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Amanti di notte |
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Miele
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I
tuoi occhi,
socchiusi,
sono il desiderio incontenibile.
La
tua bocca,
dal colore di carne ferita,
ha il sapore di miele.
Devo
stringere le tue mani,
bianche ed essenziali,
per la mia gioia.
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Amanti |
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Treno
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Niente
ti prometto
e niente ti do.
I tuoi viaggi
li farai sempre da sola
mentre il viaggiatore di fronte
ti guarda avido,
inghiottendo carne
del tuo corpo.
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Nudo di donna |
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Donna
La
tua pelle ha vibrato
come uno strumento.
Ho
sentito il fiato caldo
salire dalle viscere vogliose
e quando la tua bocca
si è chiusa intorno al mio sesso
ho provato il dolore acuto
della gelosia.
Sei
tu l’adolescente
dai rossori pudichi
che un figlio inaspettato
ha reso donna?
Sei
tu che nella voce carezzevole
riporti l’eco della bimba
che ha tremato
dietro l’ombra violenta
del genio-genitore?
Ora
due stanze
sono tutta la tua vita.
Frammenti
di mobili alle pareti.
Il letto, lo specchio,
la bianca mano elastica,
il corpo niveo,
il cucciolo smarrito,
la musica palpabile nell’aria,
il violoncello muto:
è la tua anima che cerca
un padrone nuovo,
forse un vano tentativo
di rinascere.
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Amanti di notte di luna |